Stagione 2025-2026.
BUON COMPLEANNO GIULIO CONIGLIO! (Compagnia: GranTeatrino Casa di Pulcinella di Bari)
10 Novembre, (fasce di età: dai 3 ai 7 anni).
Giulio, amatissimo coniglio compie ben 25 anni. Ha lunghe orecchie pelose, è timido, buffo e molto generoso. Vive semplici e indimenticabili avventure insieme alla sua allegra compagnia di amici: Tommaso, un topo allegro e pasticcione; Caterina, l’oca abile cuoca; Valter, la volpe dispettosa, Laura la lumaca e molti altri. Nella nuova produzione del Granteatrino si avvicina il compleanno di Giulio Coniglio, ma lui è così distratto che se ne è dimenticato. Per fortuna ci sono i suoi amici a pensarci! Nato nel 1999 dalla geniale matita di Nicoletta Costa, Giulio Coniglio compie venticinque anni e si accinge, con l’impeto dell’indiscusso protagonista, verso nuove e ancor più colorate avventure in compagnia dei suoi amici di sempre. Lo spettacolo con pupazzi e narratori è rivolto al pubblico dei piccolissimi: tanti bambini, nel corso del tempo, si sono immedesimati in Giulio Coniglio e nelle sue avventure, nel suo dolce e poetico stupore nei confronti delle bellezze della Natura. Giulio sa rappresentare alla perfezione i sentimenti e i desideri dei più piccoli creando una originale empatia con tutti i suoi giovanissimi lettori-spettatori.
MOBY DICK! (Compagnia: Centro R.A.T/Teatro dell’Acquario di Cosenza)
18-19 Novembre, (fasce di etá: secondaria di I e II grado).
Moby Dick, allegoria dell’uomo alla ricerca di se stesso ed esplorazione del mistero. Nelle pagine di Melville si scopre che quell’abbandonare la sicurezza della terraferma, per puntare verso la verità del mare aperto, appaga per sempre l’istinto di qualsiasi Ulisse e l’ambizione di qualsiasi gioventù. La Pequod (il nome della baleniera del capitano Achab) si trasforma, preso il mare, in un microcosmo, in una medievale allegoria dell’uomo, del suo destino, delle sue scelte, o addirittura in un riassunto della storia dell’uomo. Achab, nella sua determinazione di lottare, sino all’autodistruzione o al sacrificio, per conoscere la verità assoluta (perché questo è il senso della sua caccia alla balena) scopre (per tutti noi) il limite fatale della sua follia che sta nella superbia, il peccato dei peccati. Moby Dick di Hermann Melville è uno dei capolavori della letteratura americana, considerato opera fondamentale della letteratura mondiale.
ZEUS E IL FUOCO DEGLI DEI! (Compagnia: Teatro Verde di Roma)
24 Novembre, (fasce di etá: dai 5 anni, primaria e secondaria di I grado fino ai 12 anni).
Fulmini e saette! Zeus si è arrabbiato: qualcuno ha osato rubare il sacro fuoco degli dei e lo ha regalato agli uomini. Chi è stato? Su chi ricadrà la terribile vendetta del re degli dei? La nostra storia comincia dalla fine: Prometeo (ebbene si è stato lui!)giace incatenato ad una roccia tormentato da un’aquila che gli rode il fegato. La tragedia-commedia di Prometeo viene raccontata con un piglio ironico ma mai parodistico, in cui si percepisce l’audacia degli uomini e la prepotenza degli dei, incarnati in Zeus capriccioso quanto potente, invincibile quanto vendicativo. Le uniche armi a disposizione di Prometeo e degli uomini sono il coraggio e l’ironia. Basteranno? Come ogni tragedia che si rispetti, anche qui troveremo un coro: le tre Arpie ci accompagneranno per tutta la narrazione, confondendo il coro tragico con quello musicale…
Tra le incredibili scene e i coloratissimi costumi di Santuzza Calì, gli attori interpretano un esercito di personaggi, sdoppiandosi, alle volte triplicandosi in una giostra di cambi vorticosi e inattesi, per poi alla fine, al momento degli applausi, sorprendere il pubblico rivelando che in realtà erano solo in due!
L’AVVENTURA DELLA FRECCIA AZZURRA! (Compagnia: Teatrino dei Fondi di Pisa)
1 Dicembre, (fasce di etá: dai 5 anni e primaria).
La vetrina del negozio della Befana è un posto scintillante, pieno di giocattoli bellissimi: tutti i bambini e le bambine della città vorrebbero averli in dono… ma non tutti possono permetterseli, così molti di loro, invece di chiederli, si limitano a contemplarli, con il naso incollato al vetro del negozio: perché sognare, in fondo, non costa ancora nulla. Vero? Francesco è proprio uno di questi bambini: innamorato della Freccia Azzurra (il treno-giocattolo esposto in vetrina), si accontenta di guardarla da lontano mentre passa davanti al negozio tutte le volte che deve andare a scuola oppure al lavoro. Ma chi ha detto che i giocattoli dietro a quel vetro non ricambino il suo sguardo triste? E, soprattutto, chi ha deciso che i giocattoli un cuore non ce l’hanno?
L’Avventura della Freccia Azzurra, fiaba dolce-amara ispirata al capolavoro di Gianni Rodari, racconta il viaggio eroico di un colorato gruppo di giocattoli coraggiosi che, invece di rimanere nella vetrina sicura, sceglie di seguire il cuore, fuggendo dal negozio e mettendosi in marcia per provare a cambiare le regole. Lo spazio esterno, pericoloso e dominato solo dalla neve e dal vento, è lo specchio di un mondo ingiusto, pieno di individualismi e differenze sociali. Avventurandosi in questo luogo ostile, i giocattoli impareranno a dare valore alle cose che contano davvero: la solidarietà, l’amicizia e la speranza.
L’INSOLITO CAPPUCCETTO ROSSO! (Compagnia: Centro R.A.T/Teatro dell’Acquario di Cosenza)
10 Dicembre, (fasce di etá: dai 5 anni e primaria).
Da subito la narrazione della storia appare diversa, “insolita” appunto, con l’arrivo rocambolesco in scena di due personaggi che si interrogano sulla storia e cercano le parole per raccontarla in modo diverso. Via via che si va avanti i protagonisti sembrano essere i “soliti”: la mamma, il cacciatore, la nonna, con qualche irruzione di personaggi estranei alla storia, ma che il bosco delle favole lo conoscono bene! Nessuno di loro sembra davvero convinto della solita storia e così lo spettacolo prende una direzione diversa, diventa una sorta di indagine guidata dal cacciatore, che veste i panni di un novello Sherlock Holmes e che tra gag e battute ironiche, spinge il pubblico e i personaggi stessi ad un momento di riflessione: “C’è da scoprire cosa la bambina abbia fatto, nel bosco, prima di arrivare a casa della Nonna…” . Lo spettacolo cambia di livello e apre una finestra poetica, lieve, sulla storia, finalmente incontriamo i veri protagonisti, Cappuccetto e il Lupo, ma il loro incontro ha davvero portato ad una conclusione così terribile come viene raccontata nella favola? Quali sono le cose che devono davvero farci paura? Chi è davvero il “Lupo Cattivo”? Uno spettacolo che si disvela su due livelli differenti, uno ironico, divertente, colorato e uno più poetico, che spingerà verso riflessioni in cui noi grandi avremo modo di rispecchiarci, cogliendone le sfumature.
BABBO NATALE E IL MISTERO DELLA LISTA SCOMPARSA! (Compagnia: La Mansarda di Caserta)
15 Dicembre, (fasce di etá: infanzia e primaria).
Divertente spettacolo d’ambientazione natalizia, con i personaggi caratteristici noti a tutti i bambini: Babbo Natale, la Befana, il folletto tuttofare e la renna. Pretesto della storia è la gran confusione che regna, il giorno della vigilia, nell’ufficio di Babbo Natale, indaffarato a concludere la stesura della lista dei doni da consegnare, smistando la posta con la collaborazione del suo aiutante, il folletto Trock. In tutta questa confusione, viene smarrita la lista dei doni, e così, la consegna dei regali rischia di essere pregiudicata. Babbo Natale indaga: i suoi sospetti, naturalmente, ricadono su Trock, Alfredo e la Befana. Il finale inaspettato prelude il lieto fine, in perfetta armonia con lo spirito natalizio.
BABBO NATALE VA IN PENSIONE! (Compagnia: Eidos di Benevento)
17-18 Dicembre, (fasce di etá: infanzia e primaria).
Babbo Natale, dopo secoli di onorato servizio, decide finalmente che è giunta l’ora di andare in pensione. A chi lasciare il suo prestigioso incarico? Bisogna trovare qualcuno che abbia le capacità e l’esperienza per un ruolo tanto importante. Babbo Natale sottopone i suoi più fidati assistenti, gli elfi Ghiacciolina e Fioccodineve, ad una serie di prove. Riuscirà Babbo Natale a trovare il suo degno successore?
La messa in scena, che propone i personaggi caratteristici del Natale cari ai bambini, quali Babbo Natale e gli elfi natalizi, si sviluppa tra azioni e gag comiche, portando in scena uno spettacolo molto fisico e divertente, che chiederà l’aiuto concreto del pubblico.
PIETRO SALTATEMPO, IL FILO MAGICO! (Compagnia: I Teatrini di Napoli)
19 Gennaio, (fasce di etá: primaria e secondaria di I grado).
Pietro è un bambino che non sa aspettare. Il tempo, per lui, è solo un ostacolo per i suoi desideri. Tutto quello che desidera, infatti, vorrebbe raggiungerlo in fretta. Perciò non riesce ad apprezzare il presente, divenendo presto distratto, insofferente alle sue richieste e indifferente alle sue bellezze. Anche i suoi sentimenti vanno di fretta! Maria è la sua amica del cuore, ma Pietro vorrebbe essere già grande… per poterla sposare! Un giorno Pietro, convinto da un improbabile suggerimento, corre alla ricerca del Tempo in persona, per chiedergli di aiutarlo e passare più in fretta. Lo troverà nel bosco, “… come tutti i misteri più vecchi…” e da lui riceverà un dono prezioso: “Questo è il filo della tua vita, Pietro…Ogni volta che vuoi che il tempo passi più in fretta, lo tiri e… ti trovi direttamente più in là, nel tempo… Ma fa’ attenzione! Perché quello che salti, non ti torna più indietro… Quindi… Vacci piano… Ci siamo capiti?…”. Ma si sa che i buoni propositi durano poco, anzi pochissimo, e Pietro si ritroverà a ricorrere al suo filo magico troppo spesso … Per noia, indolenza, impazienza, desideri incalzanti, paure o insicurezze. Lo spettacolo si ispira a una fiaba popolare francese Il filo magico (Le fil magique).
IL MAGO DI OZ! (Compagnia: Teatro Bertolt Brecht di Formia).
26 Gennaio, (Fasce di etá: dai 5 anni e primaria).
Liberamente ispirato al romanzo di Frank Baum, pubblicato nel 1900, dal quale fu tratto il famoso film del 1932 THE WIZARD OF OZ, lo spettacolo IL MAGO DI OZ ripercorre tutte le tappe del fantastico viaggio di Dorothy, la bambina annoiata del Kansas. Il dottor Pirolozzi, stravagante e surreale medico e scienziato, cerca di curare Dora, una ragazza convinta di essere la Dorothy del favoloso mondo di OZ. Stanco delle sue continue fantasticherie, Il Dottore le organizza a sua insaputa una vera e propria messa in scena per farle vivere il favoloso viaggio e l’incontro con i fantastici personaggi del racconto. Ci riuscirà? Vedere per credere !!!
CENERENTOLA, UNA SCARPETTA PER TRE! (Compagnia:Matutateatro di Sezze, Latina).
9 Febbraio, (fasce di età: primaria).
Ispirato alla fiaba di Cenerentola, lo spettacolo è un gioco comico a tre. Una fiaba in forma di farsa. Un’occasione per le tre attrici di misurarsi con una storia universalmente nota che diviene materiale d’improvvisazione e canovaccio. Le attrici impegnate tutte in un doppio ruolo tessono una drammaturgia d’attore che svela in filigrana il suo debito con la Commedia dell’Arte. Una pochade che sa di mediterraneo, dal perlage fine e resistente. Un trascorrere del tempo morbido, incorniciato da una struttura complessa, in una contaminazione di costumi al gusto marshmallow. Il tocco surreale e pop delle attrici srotola il lato oscuro dell’ironia tra verità e finzione: la realtà non è data una volta per tutte, tutto può cambiare tutto può accadere, basta lasciarsi contaminare dall’incanto.
Una commedia adatta ad un pubblico di famiglie che si diverte seguendo i diversi livelli del noto racconto, che prende strade originali senza rinunciare alla morale classica. Nella casa di Cenerentola imperversano la matrigna e le sorellastre che vessano di continuo la povera ragazza fino all’arrivo in scena di una fata smemorata…
L’ISOLA DEI PIRATI! (Compagnia: I Guardiani dell’Oca di Chieti)
23 Febbraio, (fasce di età: infanzia e primaria).
Nel porticciolo di Sollenswith i giorni trascorrevano serenamente, quando all’improvviso, il giovane Rick trovò sulla spiaggia della baia delle balene una bottiglia con una mappa dentro, la mappa di un tesoro nascosto. Da quel giorno la vita di quel piccolo marinaio e non fu più la stessa. Rick fece di tutto per convincere gli abitanti di quel borgo di pescatori che bisognava partire per quella che si annunciava come la più grande avventura della sua vita. Ma molti erano i probabile, occorreva un equipaggio esperto, ma soprattutto una nave capace di solcare l’oceano senza timore. Nonostante le mille difficoltà, il ragazzo, aiutato da nonno Ralf e dai suoi allegri amici, riuscirà nell’impresa di partire per il mar dei Caraibi alla ricerca di quel misterioso tesoro. Tra colpi di scena, tempeste, bonacce e pirati cattivissimi, quella allegra e tenace comitiva approderà su l’isola senza nome, l’isola di Barba Blu, una isola non segnalata sulle carte nautiche.
RACCONTANDO PIRANDELLO! (Compagnia: Centro R.A.T/Teatro dell’Acquario di Cosenza)
4-5 Marzo, (fasce di etá: secondaria di I e II grado).
Un viaggio nella vita e nel teatro di Luigi Pirandello, raccontato, “cuntato” con leggerezza e sottile ironia da un attore, che a volte è uno, alcun’altre nessuno e cert’altre centomila. Da solo sulla scena ma con la incisiva presenza di oggetti e di “fantasmi” che si cercano, si intrecciano e si rincorrono in un turbinio di immagini e parole che mette lo spettatore nella condizione di positivo sbandamento e comunque anch’esso al centro della giostra. Frammenti, schegge di poesia e di lettere che contribuiscono a tratteggiare un affresco a tinte forti, di un “personaggio” protagonista del teatro e della letteratura italiana del 900, inventore di straordinari drammi e di atmosfere inquietanti. Lui si sentiva partecipe di quella crisi di inizio secolo, e non si limitò a vivere e rappresentare quel disagio, ma cercò una chiave di lettura per interpretarne le contraddizioni, per riderne e compatirne la sofferenza umana che ne deriva. L’ansia metafisica, il gusto dell’ignoto e dell’inconscio, le molte incertezze e contraddizioni della sua epoca, caratterizzano questo nuovo mondo dove tutto viene messo in discussione, dove le speranze di rinnovamento sociale e di progresso civile sembrano andate deluse. Pirandello se ne fa interprete e “pittore”.
HANSEL E GRETEL! (Compagnia: Molino d’Arte di Altamura).
9 Marzo, (fasce di età: infanzia e primaria).
Nel bosco Hansel e Gretel si sono persi. Sono affamati e in cerca di cibo. Tra un litigio e un battibecco scoprono la casa della strega e cominciano a mangiare i dolci di cui è fatta. La strega li coglierà in flagranza di sgranocchiamento e li catturerà. Ma una inaspettata novità, porterà lo spettatore a conoscere una nuova strega con una nuova avventura con una chiave di lettura ALTRA della storia e con un nuovo lieto fine per tutti. Ma proprio tutti. Hansel e Gretel è uno spettacolo di pupazzi e attori. La vicenda comincia nel bosco in cui i due fratelli si perdono, e sin da subito Hansel attore e Gretel pupazzo interagiscono creando una serie di gag che conducono il giovane spettatore a una vicenda che si discosta dalla fiaba che tutti conoscono. Pur mantenendo il passo della narrazione sugli elementi classici della storia e su un modo di restituirla che mantiene saldi gli elementi della fiaba, la vicenda introduce grazie al personaggio della strega contenuti e spunti di riflessione sulla ricerca della propria identità, sull’inclusione, sulla diversità e sull’accoglienza. Il linguaggio del muppet rende il personaggio prossimo alla vita del bambino, al gioco intelligente che volge verso il moto empatico e mette in atto quel gioco del parteggio per il buono o per il cattivo che in teatro esula da qualsiasi giudizio e conduce verso il senso.
IN BOCCA AL LUPO! (Compagnia: Fontemaggiore di Perugia).
23 Marzo, (fasce di etá: infanzia dai 4 anni e primaria).
“Oh caspita, il bambino si è svegliato… Hai visto che sorpresa Michele? oggi con te c’è papà!” Il problema è che lui… il cacciatore, non sa com’è che si tengono in braccio i bambini. Il suo mestiere è sempre stato andare nel bosco con il fucile in spalla, sin dai tempi di Cappuccetto Rosso. Forse ora è il caso di togliere gli scarponi, mettersi il grembiule e preparare il biberon. “Un brutto scherzo… mi hanno nascosto la mamma!” Ecco invece cosa pensa il piccolo Michele barricato nella culla e siccome a questo gioco non ci sta, rifiuta qualsiasi biberon e smette di mangiare. “E adesso come si fa? Facile: Michele partirà alla ricerca della mamma e il cacciatore alla ricerca del figlio scomparso, una culla e un fucile persi nel bosco. Sarà un viaggio di crescita per entrambi, di incontri tra capre golose, lepri sentinelle e ovviamente lupi.
L’INSOLITO CAPPUCCETTO ROSSO! (Compagnia: Centro R.A.T/Teatro dell’Acquario di Cosenza)
10 Aprile, (fasce di etá: dai 5 anni e primaria).
Da subito la narrazione della storia appare diversa, “insolita” appunto, con l’arrivo rocambolesco in scena di due personaggi che si interrogano sulla storia e cercano le parole per raccontarla in modo diverso. Via via che si va avanti i protagonisti sembrano essere i “soliti”: la mamma, il cacciatore, la nonna, con qualche irruzione di personaggi estranei alla storia, ma che il bosco delle favole lo conoscono bene! Nessuno di loro sembra davvero convinto della solita storia e così lo spettacolo prende una direzione diversa, diventa una sorta di indagine guidata dal cacciatore, che veste i panni di un novello Sherlock Holmes e che tra gag e battute ironiche, spinge il pubblico e i personaggi stessi ad un momento di riflessione: “C’è da scoprire cosa la bambina abbia fatto, nel bosco, prima di arrivare a casa della Nonna…” . Lo spettacolo cambia di livello e apre una finestra poetica, lieve, sulla storia, finalmente incontriamo i veri protagonisti, Cappuccetto e il Lupo, ma il loro incontro ha davvero portato ad una conclusione così terribile come viene raccontata nella favola? Quali sono le cose che devono davvero farci paura? Chi è davvero il “Lupo Cattivo”? Uno spettacolo che si disvela su due livelli differenti, uno ironico, divertente, colorato e uno più poetico, che spingerà verso riflessioni in cui noi grandi avremo modo di rispecchiarci, cogliendone le sfumature.