La Sirenetta

o della rinuuncia dell’ideale romantico

con Noemi Caruso e Francesco Pupa

la canzone della Sirenetta è cantata da Rosa Martirano

audio  Geppo Canonaco

allestimento e luci Eros Leale

canzoni composte da Rosa Martirano

coreografie di Rossella Gaudio

adattamento e regia  Dora Ricca

Lontana dalla figura mitologica, la Sirenetta è un’eroina romantica dal tragico finale: sacrifica la sua meravigliosa voce per amore di un principe che non sposerà mai, ed è persino disposta a salvargli la vita trasformandosi per sempre in schiuma di mare.

La figura superficiale del principe mette in luce la dolcezza di questo personaggio alla ricerca di sé.

Attraverso le tecniche del teatro delle ombre e delle immagini, raccontiamo la storia dell’eroina nel suo percorso di crescita che la porterà a vivere tra la terra e il mondo sottomarino, per soddisfare la sua curiosità e la sua sete di sapere; consapevole che per l’amore della conoscenza, il prezzo da pagare è sulla propria pelle. 

La sua storia ha come obiettivo la crescita interiore, ovvero l’integrazione dell’Io e del Sé, il raggiungimento della pienezza della propria identità, l’essere integrale che contempla e integra gli opposti.

Il riscatto della Sirenetta: La rinuncia dell’ideale romantico come via per la crescita interiore.

Il tema è legato alla figura della donna che nella sua inquieta adolescenza abbandona il nido familiare per scoprire il mondo. Suggerisce che non necessariamente si deve cercare il “principe azzurro”, che la curiosità per la vita e per il mondo potranno sì comportare dei rischi, ma che il percorso sarà comunque ricco di stimoli e che una sconfitta non è la fine di tutto ma può essere una  trasformazione. “La morte della sirena non è il fallimento di una ricerca d’identità, né una tragica fine, ma il faticoso processo per trovare davvero la propria soggettività. Il personaggio creato da Andersen, rappresenta il simbolo unificatore, e comunica il messaggio che il sacrificio è il solo mezzo per portare ad una vera crescita interiore e ad un’evoluzione spirituale“.

Teatro d’attore, teatro delle ombre, pitture animate

Età consigliata: 5-12 anni