Centro R.A.T.

Riproduzione del primo manifesto del Centro Ricerche Audiovisive e Teatrali della Calabria

Dopo un anno di sondaggi e ricognizioni nello spazio urbano, di lavoro di base nei quartieri della città vecchia, l’equipe degli operatori, che aveva svolto questa ricerca intervento, ha costituito in Cosenza, il Centro Ricerche Audiovisive e Teatrali – Calabria.
La ricerca intervento che il Centro propone, partendo dalla città vecchia, si estende in tutto il tessuto urbano. Le ricognizioni nello spazio urbano mirano allo studio del terreno e alle relazioni comportamentali che vi si manifestano. l’uso di mezzi quali: la fotografia, il cinema, il videotape, il teatro, la musica, permette una descrizione quanto più completa dello spazio che si esplora, ma soprattutto l’incontro-scontro con i comportamenti e i modi di comunicazione imposti. E’ questo chiaramente una scelta che intende in maniera completamente diversa anche l’urbanistica, che va inserita in una visione totale dell’uomo e del suo mondo e non SPECIALISTICA e parziale. Le attività del Centro inizieranno nel mese di ottobre, INTERESSERANNO e si svolgeranno con:
– Cicli di proiezioni films;
– Allestimenti teatrali, a cura del WORKSHOP Laboratorio di Ricerche Teatrali e del Collettivo Teatrale di Sperimentazione;
– Interventi di gruppi teatrali Italiani e stranieri; Seminari e stages formativi su: Riprese cine-fotografiche e con il videotape.
– Formazione dell’attore; Animazioni per bambini;
– Mostre fotografiche e di pittura; Concerti folk. Musica classica. Nuove tendenze. Musica Rinascimentale. Jazz.
– Produzione autonoma di documentari in 16 mm. E videotapes.

IL CENTRO RICERCHE AUDIOVISIVE E TEATRALE:
UN LABORATORIO PERMANENTE
Il Centro è nato (settembre ’74) dall’incontro di alcuni gruppi di operatori culturali, che si son trovati ad agire nel territorio urbano di Cosenza. Dopo un processo di autodefinizione interna e dopo più di un anno di attività, si è arrivati alla attuale strutturazione organizzativa del Centro, come LABORATORIO PERMANENTE per tutte le attività che ne fanno parte.

Il Centro si presenta così, da una parte, come luogo destinato a saggiare e verificare nuove ipotesi di ricerca e di pedagogia nel campo teatrale e audiovisivo; da un’altra, invece, si presenta come momento di incontro per una ricerca nel campo dell’animazione socio-culturale all’interno del territorio.
Il Centro tende, così, a caratterizzarsi, sempre più concretamente, come LUOGO DI UN POSSIBILE INCONTRO, come centro di formazione, elaborazione, espressione nel campo delle attività che ricopre.
Il nostro lavoro/ricerca basa la sua pratica del teatro, a partire dall’individuo-attore; e dall’animazione come comunicazione sociale piuttosto che estetica.
L’animazione non assume, per noi, il valore di una formula operativa, ma di una prospettiva culturale. E il nostro modo di fare teatro è anche direttamente influenzato dalle prospettive offerte dall’animazione.
Se questa, nei suoi legami restrittivi col teatro aveva già messo in crisi la rigidità della regia e del prodotto finito, entrando direttamente nel sociale, stimolando la partecipazione, tendendo ad un “teatro di comunità”, un teatro di questa natura, scaturente dalla pratica dell’animazione, coinvolge la stessa scrittura scenica, con nuovi linguaggi espressivi, e nella forma e nel contenuto.
Dal rifiuto del prodotto, scaturisce l’affermazione del FARE, del processo. Inserirci in questa prospettiva generale, significa per noi non riferirci più a un prodotto/spettacolo bensì ad una relazione/informazione, in posizione dialettica/contraddittoria alla comunicazione artistica dello spettacolo. E nello stesso tempo affermare il nostro “essere di gruppo” con proprie esigenze e necessità interne.
L’efficacia della nostra pratica sarà determinata dalla conoscenza del materiale su/con cui si lavora.
Da una parte il lavoro quotidiano, ostinato, paziente, certamente con molti limiti (evidenti ed evidenziati); alla ricerca costante di un senso, che ci porti alla nostra trasformazione in quanto individui/animatori, e membri di un gruppo. Una trasformazione forse lenta, impercettibile del nostro modo di comportarci, di vedere, affrontare, criticare la nostra vita quotidiana e quella degli altri.
Da un’altra parte il nostro porci immediatamente all’interno del territorio sviluppando l’animazione socio-culturale come stimolo per una cultura formativa, prima che informativa, della comunità attraverso l’esperienza, l’analisi e l’espressione dei problemi del singolo e della collettività, di far evitare la tendenza al settarismo o al misticismo di gruppo. Pensiamo che l’operazione politica e culturale più urgente consiste nel portare al livello delle varie comunità sociali, i diversi mezzi in modo che vengano gestiti direttamente da chi vive nelle diverse situazioni, per poter verificare non solo ogni circostanza che li concerne, ma anche gli stessi mezzi di informazione e di espressione di gruppi esterni di mediare e manipolare mezzi e contenuti. Ciò implica, la possibilità di fornire una conoscenza e una formazione di base ai fini di un’utilizzazione autonoma dei mezzi d’espressione.

Il Centro per il suo lavoro/intervento si serve di alcuni strumenti (laboratori) che ne costituiscono, anche, la sua organizzazione interna.

Il LABORATORIO-TEATRO
Laboratorio di espressione teatrale impegnato nella creazione di eventi teatrali pubblici.
Conduce una ricerca teorico-pratica d’approfondimento del linguaggio teatrale. E’ anche uno strumento di ricerca sulle possibilità espressive e di preparazione dell’individuo-attore, dal punto di vista della sua totalità psico-fisica.

Il LABORATORIO D’ANIMAZIONE
Laboratorio impegnato alla conduzione di gruppi d’animazione con adulti e ragazzi (dai 6 ai 14 anni), nelle scuole e nei quartieri, nei centri per handicappati, negli ospedali psichiatrici, ecc…
Conduce, inoltre, una ricerca sui burattini e pupazzi, e interventi di animazione nelle strade, in quartieri e paesi.

Il LABORATORIO AUDIOVISIVO
Laboratorio di ricerca teorico-pratica sull’immagine e sul suono, impegnato anche nella realizzazione di una produzione autonoma con: Cinema – Fotografia – Videotape – Audiovisivi – Suono.

Nel Centro è attivato anche un Laboratorio di costruzione per burattini, pupazzi, maschere e materiali scenici; e alcuni strumenti di informazione quali:

Biblioteca – Archivio di documentazione – Quaderni di informazione, organo editoriale.

Per le sue attività il Centro si serve di due spazi, (insufficienti senza dubbio, ma collocati in uno dei quartieri più poveri di Cosenza, la città vecchia):
– La sala PLAYCENTRO per incontri, attività di cineclub, musicali, teatrali e d’animazione;
– Un vecchio appartamento riadattato per segreteria, archivio di documentazione, laboratori di costruzione di materiali scenici, burattini, maschere, pupazzi, stampa manifesti.